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Salvatore Morelli

Salvatore Morelli

web designerweb mastermultimedia editorgraphic designerdigital video masterstreaming producerprogettista ed amministratore piattaforme FADelearning content editoraudio content editorDigital Video Streaming-Editor ed infine logopedista

uno dei rari articoli in italiano sull'argomento molto utile per capire la alterazioni del dna umano secondario a insulto cronico di pullulanti e xenobiotici

Questa indagine è anche la linea di ricerca dell'EPA USA che ritiene gli inquinqanti ambiantali una delle cause maggiori per esempio su patologie come l'autismo, le malattie autoimmuni etc etc.

 

il link lo trovate qui per l'articolo lo trovate qui od in allegato

http://www.liceomontanari.it/epigenetica__e_xenobotici.pdf

 

Abstract

L’inquinamento ambientale, unitamente
a fattori genetici predisponenti, svolge un ruolo importante
nel determinare effetti avversi sulla salute umana, sia a breve
sia a lungo termine. L’identificazione dell’eziologia
delle patologie di origine ambientale è quindi divenuta,
nei paesi industrializzati, una tematica di ricerca di interesse
prioritario. A tal riguardo è stato ampiamente dimostrato
che diversi composti chimici come gli interferenti endocrini
sono in grado di modificare le caratteristiche epigenetiche
di un individuo. Studi recenti stanno modificando il
paradigma “a un genotipo è strettamente correlato un
fenotipo” a favore del concetto che un fenotipo è definito
“da un genotipo e da un epigenoma”. Esiste quindi un
genotipo identico per tutte le cellule al quale si associa
l’epigenoma che determina cambiamenti nell’espressione
genica senza modificazioni della sequenza nucleotidica del
genoma, attraverso alterazioni della metilazione del DNA,
modificazioni degli istoni e del pathway dei piccoli RNA non
codificanti. L’epigenoma è suscettibile all’azione di diversi
fattori, in particolare le aberrazioni dei normali processi
epigenetici possono essere indotte da fattori ambientali
(esposizione a xenobiotici, comportamenti sociali e carenze
nutrizionali). I cambiamenti epigenetici rappresentano quindi
una risposta biologica a fattori di stress ambientale e possono
essere trasmessi alla prole. Poiché l’eliminazione del fattore
ambientale induttore determina la possibile reversione
della modifica epigenetica, non sembra quindi svolgere
un ruolo nel processo di selezione naturale. Tuttavia le
aberrazioni epigenetiche agiscono sull’espressione genica
interferendo con la stabilità e la sopravvivenza cellulare
e con l’inattivazione di geni oncosoppressori. Risulta quindi
di notevole interesse indagare sui possibili elementi di
induzione dei processi epigenetici per attivare adeguati
protocolli di prevenzione. Inoltre, l’analisi di espressione
genica attraverso metodi di high-troughput tipo microarray
può permettere una migliore comprensione dei meccanismi
d’azione degli xenobiotici e rappresentare un nuovo approccio
per l’individuazione di nuovi indicatori epigenetici
(monitoraggio di effetti biologici precoci sulla popolazione
esposta a xenobiotici).
Parole chiave: epigenetica, xenobiotici, espressione genica,
metilazione, modificazioni degli istoni, microRNA.

In questo blog

http://vaccinarsi.blogspot.it/2014/06/i-sali-di-alluminio-come-adiuvanti-nei.html

E' dato per scontato che non sia più presente nei vaccini non sia più presente Thimerosal ( sodio-etilmercurio-tiosalicilato (C9H9HgNaO2S ).

Purtroppo ahimè non è assolutamente vero a proposito del vaccino antinfluenzale h1n1

Sul sito FDA USA c'è scritto


"
The single-dose formulation is preservative-free; thimerosal, a mercury derivative, is not used in the manufacturing process for this formulation. The multi-dose formulation contains thimerosal, added as a preservative; each 0.5 mL dose contains 24.5 mcg of mercury.
A single 0.5 mL dose of Influenza A (H1N1) 2009 Monovalent Vaccine contains sodium chloride (4.1 mg), monobasic sodium phosphate (80 mcg), dibasic sodium phosphate (300 mcg), monobasic potassium phosphate (20 mcg), potassium chloride (20 mcg), and calcium chloride (1.5 mcg). From the manufacturing process, each dose may also contain residual amounts of sodium taurodeoxycholate (≤ 10 ppm), ovalbumin (≤ 1 mcg), neomycin sulfate (≤ 0.2 picograms [pg]), polymyxin B (≤ 0.03 pg), and beta-propiolactone (< 25 nanograms)."

La formulazione multidose, è una confezione contenente 10 dosi vaccinali....e molto probabilmente è questa formulazione che viene prodottaper milioni di dosi....a meno che uno vada in farmacia e la compri privatamente....ma quella di stato è gratis...e poi a saperle queste cose....

"
5 mL multi-dose vial containing ten doses. Thimerosal, a mercury derivative, is added as a preservative; each 0.5 mL dose contains 24.5 micrograms (mcg) of mercury. (3,11) "

U.S. Food and Drug Administration

Novartis h1n1 bugiardino

http://www.fda.gov/downloads/BiologicsBloodVaccines/Vaccines/ApprovedProducts/UCM182242.pdf

Sanofi - Pasteur h1n1 bugiardino

http://www.fda.gov/downloads/biologicsbloodvaccines/vaccines/approvedproducts/ucm182404.pdf

Non voglio entrare nei dettagli ma si consiglia a sei mesi la prima dose...un suicidio

Passiamo alla dose massima consentita nel sangue umano del mercurio e derivati

ssempre dati ufficiali

Agency for Toxic Substances and Disease Registry USA

a pagina 453 di questo corposo documento

http://www.atsdr.cdc.gov/ToxProfiles/tp46.pdf


si afferma

"Blood analyses 5 months after the exposure incident revealed a whole blood mercury concentration of 4,000 µg/L
(ppb), which is 80 times the usual toxic threshold (50 µg/L) and 400 times the normal mercury blood range
(<10 µg/L) (Blayney et al. 1997). "

Quindi una dose di h1n1 bypassa tutti i meccanismi di difesa ( a dir poco limitati in un neonato di sei mesi ) e si inietta 24,5 mcg di Thimerosal a fronte di un limite negli adulti di minore di 10 mcg

Passiamo all'analisi di altri vaccini

In una ricerca australiana del 2010 si dimostra che su otto vaccini in età pediatrica utilizzati in Australia tutti contengono mercurio ( < 1ppb o 1mg/L per la equivalenza si veda su http://www.nesc.wvu.edu/ndwc/articles/ot/fa04/q&a.pdf) e che l'Infarix Hexa contiene addirittura 10 ppb = 10mg/L

che potete trovare su

http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/15287391003613994?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%3dpubmed#.U5dIkPl_vmc

o su

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20391108

"J Toxicol Environ Health A. 2010;73(10):637-40. doi: 10.1080/15287391003613994.
Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule.
Austin DW1, Shandley KA, Palombo EA.
Author information
Abstract
Despite the removal of the mercury (Hg)-based preservative thimerosal from vaccines listed on the Australian Immunization Program Schedule for children, concerns remain among some researchers and parents for the safety of the present schedule, in part due to a fear of residual trace levels of Hg. The purpose of this study was to independently assess childhood vaccines for the presence of Hg. Eight vaccines administered to children under the age of 5 yr were assessed for Hg content via a DMA-80 direct mercury analyzer. Seven of the 8 vaccines contained no detectable levels of Hg (less than 1 ppb); however, 1 vaccine (Infanrix hexa) tested positive for Hg at 10 ppb. The result was confirmed and validated by retesting the original sample. Follow-up testing was conducted on three additional samples of Infanrix hexa (one from the same production lot and two from a different lot). All three tested positive for Hg (average of 9.7 ppb). Although the levels of Hg detected are substantially lower than any established exposure safety limits, the results of this study reveal that inaccuracies exist in public health messages, professional communications, and official documentation regarding Hg content in at least one childhood vaccine. In the interests of public health, it is incumbent on vaccine manufacturers and responsible agencies such as the Therapeutic Goods Administration and the Federal Department of Health and Ageing to address this issue as a matter of urgency.
PMID: 20391108 [PubMed - indexed for MEDLINE]"

La cosa straordinaria è che il Ministero della Salute australiano afferma in questo documento che nel programma vaccinale al di sotto dei bambini di 5 anni il solo vaccino contenente thimerosal è quello per l'epatite B manco lo sanno che nell'infarix hexa vi è il mercurio....

il documento lo trovate qui

http://www.immunise.health.gov.au/internet/immunise/publishing.nsf/Content/161A07AA9F13BE32CA25719D001833FC/$File/uci-myths-guideprov-thiomersal.pdf


"How much mercury exposure results
from vaccines?
Not all vaccines contain thiomersal, and not all
children get all vaccines. In the USA, it was
calculated that if all thiomersal-containing vaccines
are given, the total exposure to mercury in the first
6 months of life may exceed the EPA guidelines. A
recent US study measured blood mercury levels
before and after a dose of hepatitis B vaccine given
at birth. This study found raised blood mercury
levels after hepatitis B vaccination in babies,
particularly premature babies, but the levels were
within the ‘normal’ range defined by the US
Department of Health and Human Services.
Which childhood vaccines
contain thiomersal?
The current National Health and Medical Research
Council (NHMRC) Australian Standard Vaccination
Schedule for children under the age of 5 years
includes only one vaccine that contains thiomersal.
This vaccine is monovalent hepatitis B vaccine,
which contains 25 micrograms of thiomersal per
dose. However, a thiomersal-free product is now"

Ora passiamo alla "non pericolosità" dell'alluminio nei vaccini come se fosse acqua di fonte....

cito un solo articolo del 2012....altri migliaia ve ne sono su PUBMED od altri editori

http://lup.sagepub.com/content/21/2/223.short

" Mechanisms of aluminum adjuvant toxicity and autoimmunity in pediatric populations


L Tomljenovic
1
and CA Shaw
2
Neural Dynamics Research Group, Department of Ophthalmology and Visual Sciences, University of British Columbia, Vancouver, BC,
Canada and


Introduction
2
Departments of Ophthalmology and Visual Sciences and Experimental Medicine and the Graduate Program in Neuroscience,
University of British Columbia, Vancouver, BC, Canada

Immune challenges during early development, including those vaccine-induced, can lead to
permanent detrimental alterations of the brain and immune function. Experimental evidence
also shows that simultaneous administration of as little as two to three immune adjuvants can
overcome genetic resistance to autoimmunity. In some developed countries, by the time children
are 4 to 6 years old, they will have received a total of 126 antigenic compounds along with
high amounts of aluminum (Al) adjuvants through routine vaccinations. According to the US
Food and Drug Administration, safety assessments for vaccines have often not included
appropriate toxicity studies because vaccines have not been viewed as inherently toxic.
Taken together, these observations raise plausible concerns about the overall safety of current
childhood vaccination programs. When assessing adjuvant toxicity in children, several key
points ought to be considered: (i) infants and children should not be viewed as ‘‘small adults’’
with regard to toxicological risk as their unique physiology makes them much more vulnerable
to toxic insults; (ii) in adult humans Al vaccine adjuvants have been linked to a variety of
serious autoimmune and inflammatory conditions (i.e., ‘‘ASIA’’ = "Autoimmune (Auto-inflammatory) Syndrome Induced by Adjuvants,

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20708902 )


yet children are regularly exposed to much higher amounts of Al from vaccines than adults; (iii) it is often assumed that
peripheral immune responses do not affect brain function. However, it is now clearly established
that there is a bidirectional neuro-immune cross-talk that plays crucial roles in immunoregulation
as well as brain function. In turn, perturbations of the neuro-immune axis have
been demonstrated in many autoimmune diseases encompassed in ‘‘ASIA’’ and are thought to
be driven by a hyperactive immune response; and (iv) the same Components of the neuroimmune
axis that play key roles in brain development and immune function are heavily targeted
by Al adjuvants. In summary, research evidence shows that increasing concerns about
current vaccination practices may indeed be warranted. Because children may be most at risk
of vaccine-induced complications, a rigorous evaluation of the vaccine-related adverse health
impacts in the pediatric population is urgently needed. Lupus (2012) 21, 223–230.
Key word: adjuvants; aluminum; autoimmunity; immunotoxicity; inflammation; neurotoxic-
ity; vaccine safety"

Riassumendo l'abstract

  1. L'evidenza scientifica mostra che la somministrazone tramite vaccini di dosi anche piccole di 2 o 3 adiuvanti può superare la resistenza genetica all'autoimmunita
  2. Nei paesi sviluppati i bambini fino a 4 o sei anni hanno ricevuto dalle campagne vaccinali fino a 126 composti antigenici con alto contenuto di alluminio che è da sempre neurotossico
  3. i bambini o neonati non dovrebbero essere considerati biologicamente " piccoli adulti"
  4. gli adiuvanti a base di alluminio modificano pesantemente lo sviluppo del cervello nei primi anni di vita e dell'intero sistema immunitario del bambino


Sarebbe facile citare altri articoli od entrare nella biochimica ed immunocitochimica del metalli pesanti dato che è oramai conclamato che essi sono sia neurotossici che alteranti il sistema immunitario con autoimmunita a carico del SNC

Aspetto qualcuno che dica, e che motivi il suo dire che ciò che ho affermato in questo mio scritto sono tutte fandonie

Ad maiora

In questo bel lavoro il dr. Dario Siniscalco mette in correlazione la "permeabilità intestinale" comune alla sindrome autistica con tutta una serie di eventi a cascata quali l'infiammazione e le risposte autoimmunitarie a carico del SNC.

in allegato la presentazione

 

 

In questo studio il dr. Aristo VOJDANI mette in correlazione nei bambini autistici gli anticorpi anti gliadina, una proteina del glutine, con gli anticorpi a carico dei neuroni del cervelletto

a pag. 152 gli autori scrivono

This molecular mimicry between gliadin and cerebellar peptide may be a mechanism by which dietary peptides induce autoimmunity in autism."

In sostanza come la presenza di recettori dei folati nel latte vaccino hanno mimicità molecolare con i recettori nel SNC dei recettori per i folati, così come macromolecole non digerite di gliadina ( antigene ) passando attraverso l'intestino ( permeabilità intestinale ) possono scatenare per mimicità molecolare una reazione autoimmune contro i neuroni del cervelletto

Sarà un caso ma vargas nei suoi studi sulle biopsie di cervelli di soggetti autistici morti per altre cause ha riscontrato un degenerazione proprio a carico delle cellule del cervelletto.

https://www.infoautismo.it/autismo.in/portale/index.php/autoimmunita/altre-categorie/autoimmunita-snc/item/247-attivazione-della-neuroglia-e-neuroinfiammazione-nel-cervello-di-pazienti-con-autismo

 

in allegato lo studio

In questo studio a pag. 5 si mette in evidenza la mimicità molecolare fra i recettori dei folati nel sistema nervoso centrale ( folate receptor alpha )
 e quelli contenuti nel LATTE BOVINO (1-3  μg/mL FRα).

In pazienti autistici dove è conclamata una rilevante permeabilità intestinale questi recettori in circolo sarebbero riconosciuti come antigeni e ciò provocherebbe una reazione a catena con risposta autimmune contro i recettori dei folati alpha cerebrali.

Il folati sono importanti nel processo di metilazione e nella detossificazione e sintetizzazione del glutatione, il più importante antiossidante del corpo umano.

fonte: http://orbi.ulg.ac.be/bitstream/2268/140487/1/The%20diagnostic%20utility%20of%20folate%20receptor%20autoantibodies%20in%20blood.pdf

In questo recente studio si mette in risalto la presenza di anticorpi anti-recettori dei folati nel sistema nervoso centrale.

I ricercatori hanno dimostrato che una supplementazione di acido folinico possa milgiorare la performance dei pazienti affetti da ASD.

In 93 bambini la prevalenza di anticorpi anti-recettori dei folati era molto alta ( 75,3% ).

Nello studio non si fa menione del perchè vi siano anticorpi contro i recettori dei folati nel sistema nervoso centrale

fonte:  http://www.nature.com/mp/journal/v18/n3/pdf/mp2011175a.pdf

 

In questo recente studio si mette in risalto la presenza di anticorpi anti-recettori dei folati nel sistema nervoso centrale.

I ricercatori hanno dimostrato che una supplementazione di acido folinico possa milgiorare la performance dei pazienti affetti da ASD.

In 93 bambini la prevalenza di anticorpi anti-recettori dei folati era molto alta ( 75,3% ).

Nello studio non si fa menione del perchè vi siano anticorpi contro i recettori dei folati nel sistema nervoso centrale

fonte :  http://www.nature.com/mp/journal/v18/n3/pdf/mp2011175a.pdf

 

"Methylomic analysis of monozygotic twins discordant for autism
spectrum disorder and related behavioural traits"

Fonte:  http://www.nature.com/mp/journal/v19/n4/pdf/mp201341a.pdf

I
n questo studio ancora una volta si parla di estrema variabilità dei dati addirittura uìin gemelli omozigoti che condividono la stessa sequenza genetica.

Gli autori descrivono come "alta eterogeneità" la natura delle mutazioni epigenetiche.


FONTE : http://it.wikipedia.org/wiki/Epigenetica

L'epigenetica (dal greco επί, epì = "sopra" e γεννετικός, gennetikòs = "relativo all'eredità familiare") si riferisce ai cambiamenti che influenzano il fenotipo senza alterare il genotipo, essendo una branca della genetica che studia tutte le modificazioni ereditabili che variano l’espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA, e quindi i fenomeni ereditari in cui il fenotipo è determinato non tanto dal genotipo ereditato in sé, quanto dalla sovrapposizione al genotipo stesso di "un'impronta" che ne influenza il comportamento funzionale. Un segnale epigenetico è un qualsiasi cambiamento ereditabile che non altera la sequenza nucleotidica di un gene, ma altera la sua attività. È lo studio delle modifiche fenotipiche ereditabili nell'espressione del gene, dal livello cellula (fenotipo cellulare) agli effetti sull'intero organismo (fenotipo, in senso stretto), causato da meccanismi diversi dai cambiamenti nella sequenza genomica, ovvero lo studio di meccanismi molecolari mediante i quali l'ambiente altera il grado di attività dei geni senza tuttavia modificare l'informazione contenuta, ossia senza modificare le sequenze di DNA[1].È stata definita da Arthur Riggs e colleghi come "lo studio dei cambiamenti mitotici e meiotici ereditabili che non possono essere spiegati tramite modifiche della sequenza di DNA".

In sostanza  negli ultimi tempi i fautori della ipotesi genetica dell'autismo hanno speso tempo e denaro per dimostrare che vi fossero innati difetti del GENOTIPO di questi "sfortunati" soggetti ma con scarso successo.

Infatti l'ipotesi genetica spiega fino al 27% dei casi di autismo ma secondari ad altra patologia ( rett, x fragile etc) e non dell'autismo primario che resta al di fuori dell'indagine genetica.

fonte: https://www.infoautismo.it/autismo.in/portale/index.php/autismo/item/255-ipotesi-genetica-dell-autismo-un-vicolo-cieco

Questo recente studio si sofferma su un un altro aspetto dell'ipotesi genetica che mette in correlazione insulti biochimici esterni di qualsiasi tipo ( alimentari, farmacologici, inquinamento etc. ) sulla modificabilità dell'espressione genica senza alterazione del DNA.

fonte: http://www.landesbioscience.com/pdf/07Ahmad_Kubota.pdf

Tale concetto è molto importante in quanto si giustifica scientificamente che cause esterne possano alterare la funzionalità dei geni senza alterazione della sequenza del dna.

Per questo motivo la ricerca attuale e forse sempre in futuro ( teorica del vicolo cieco da me coniata ) non potrà mai spiegare geneticamente l'etiologia dell'autismo ma spiega come in questo studio che l'influenza di fattori esterni ambientali altera l'espressione dei geni e quindiciò conduce a varie patologie tra le quali l'autismo in primis l'alterazione della metilazione e quindi della capacità dell'organismo di detossificarsi.


American College of Medical Genetics and Genomics

Clinical genetics evaluation in identifying the etiology of autism spectrum disorders: 2013 guideline revisions

G. Bradley Schaefer, MD1
and Nancy J. Mendelsohn, MD2; for the Professional Practice and Guidelines Committee

In questo articolo che rappresenta le linee guida Della Medicina Genetica sull'autismo nel sommario vi sono le seguenti percentualistiche come spiegazione della malattia autistica:

  • CMA (10%)  >> chromosomal microarray
  • Fragile X (1–5%)
  • MECP2 (4% of females) >> MECP2 (methyl CpG binding protein 2 (Rett syndrome))
  • PTEN (5% of those with head circumferences >2.5 SDs that are tested)  >> Phosphatase and tensin homolog (PTEN) is a protein that, in humans, is encoded by the PTEN gene
  • Karyotype (3%)
  • Other  (10%).  Currently,  there  are  no  published  studies that collate the yield on the other identifiable etiologies of autism. As noted above, identifiable brain anomalies, genetic syndromes, metabolic disorders, and other diag- nosable conditions will be identified in the genetic eval- uation  of  persons  with  ASDs.  Using  empiric  estimates and clinical experience, this has been estimated as 10%.

Nel campo "other" si insiste su un 10% che potrebbe essere su base empirica conglobato nella "causa genetica" ma senza contemplare nessun dato e su PURO CALCOLO PREVISIONALE

Facendo il totale si raggiunge il 27% e l'altro 73%? Da cosa dipende?

Il fulcro di tutte le indagini genetiche è quello di provare che l'autismo è purtroppo legata alla "sfortuna" di alterazioni genetiche che determinerebbero la malattia autistica

Una sfortuna...che capita troppo spesso direi vista l'incremento esponenziale della prevalenza 1/68 al 2010 ( fonte CDC USA )

E se invece  siano gli insulti esterni tossici,  immunologici e mutagenici a determinare al max il 27%?

E vogliamo parlare di "sindromi" che danno origine a segni clinici simili all'autismo ma che non sono assimilabili alla patologia autistica primaria che colpisce migliaia di bambini?

Come vedete l'ipotesi genetica, con spesucce di milioni di dollari non spiegano un bel nulla...ma si sa pagare la ricerca ed incanalarla nel VICOLO CIECO della genetica...crea solo disinformazione e null'altro per non parlare di CHI PAGA questo tipo di ricerche e del conflitto di interesse dei vari ricercatori di turno

Medical Genetics
by G Bradley Schaefer

 

£41.99
RRP: £41.99
In stock, usually despatched within 24 hours.

 


Publisher: MCGRAW-HILL Professional
Publication Date: 09-Apr-2011
Hardback(other formats)

 

ISBN: 9780071664387

http://books.telegraph.co.uk/BerteShopWeb/viewProduct.do?ISBN=9780071664387

ed il CEO della  MCGRAW-HILL Professional è David Levin

http://en.wikipedia.org/wiki/David_Levin_(businessman)

il cui fratello Jeremy Levin è il CEO della Teva Pharmaceutical Industries


A fine di questa pubblicazione gli autori dichiarano l'ASSENZA DEL CONFLITTO DI INTERESSE MA NE SIAMO PROPRIO SICURI?

Uno degli autori ( dr. G Bradley Schaefer ) di questa pubblicazione che dichiara l'assenza del conflitto di interessi pubblica libri su MCGRAW-HILL Professional il cui capo ha un fratello, Jeremy Levin,  che è a sua volta il capo di una industria farmaceutica 


Teva Pharmaceutical Industries

http://en.wikipedia.org/wiki/Teva_Pharmaceutical_Industries

Riassumendo abbiamo un eminente genetista che pubblica i suoi libri attraverso un editore che è di proprietà di David Levin il cui fratello Jeremy Levin è stato a capo di una industria  farmaceutica dal 2012 al 2013

http://en.wikipedia.org/wiki/Jeremy_Levin

Jeremy Levin
From Wikipedia, the free encyclopedia
Jeremy Levin
Born 1954 (age 59–60)
South Africa
Nationality British, American, Israeli
Alma mater Oxford University, Cambridge University[1]
Occupation CEO, Teva Pharmaceutical Industries plc
Jeremy Levin is a South African born businessman who was the President and CEO of Teva Pharmaceutical Industries between May 2012 and October 2013. Prior to this he worked at, among others, Bristol-Myers Squibb and Novartis.[4] Levin has also practiced medicine, working for a time at Hammersmith Hospital in London. Levin was born in South Africa, and has lived in South Africa, Zimbabwe, Great Britain, Switzerland, Israel and the United States. Levin has been recognized for his accomplishments in the biopharmaceutical industry, being named one of the 25 most influential people in the industry by Fierce Biotech in 2012."

Alla faccia dell'assenza del conflitto di interesse.....

A voi i commenti del caso

In allegato come al solito la pubblicazione in originale ed riferimenti relativi al conflitto di interesse

 

 

 

 

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